RIABILITAZIONE
DELLA NEURO E PSICOMOTRICITÀ DELL’ETÀ EVOLUTIVA
Aiuta il bambino ad armonizzare lo sviluppo corretto delle fasi evolutive, quando necessario. L’intervento abbraccia in modo integrato tutti gli ambiti della vita: comunicazione, comportamento, movimento, gioco e relazione.
Si occupa del bambino dalla prima infanzia all’adolescenza, lavorando con la famiglia, con la scuola e le altre figure professionali coinvolte.
Il gioco è fondamentale perché è il modo in cui i bimbi conoscono il mondo e crescono. Non è qualcosa che riempie dei vuoti tra un'attività e l'altra, ma è l'attività per eccellenza che loro utilizzano per scoprire tutto ciò che li circonda
L’apprendimento designa il processo mediante il quale un certo comportamento viene acquisito o modificato. Apprendere significa modificare la struttura delle competenze possedute e i legami tra di esse, così da integrare progressivamente informazioni nuove, riorganizzando la mappa dei concetti già elaborati. Le fasi che determinano l’apprendere sono almeno tre: il momento in cui percepiamo le informazioni attraverso l’attenzione (input), il loro consolidamento attraverso la memoria e il collegamento attraverso la logica (elaborazione) e l’espressione esterna (output).
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L’intervento di neuropsicomotricità utilizza il corpo e il movimento e attraverso il gioco e la relazione si pone l’intento di sostenere e promuovere le funzioni e le potenzialità del bambino o adolescente, accrescendo il suo senso di efficacia e di autostima per uno sviluppo armonico ed equilibrato.
I DSA sono l’insieme dei disturbi che impediscono al bambino di apprendere correttamente e nei tempi giusti le basi della letto-scrittura e del calcolo. Raramente si presentano in modo isolato.
Questi disturbi, se non vengono presi in considerazione nei tempi o nei modi corretti, possono portare alterazioni del comportamento e dell’umore del bambino, con il rischio di futuro abbandono scolastico.
Consiste nella difficoltà del bambino di mantenere l’attenzione selettiva e sostenuta in tutte le attività del quotidiano, dal gioco, alle attività scolastiche, con irrequietezza ed instabilità psicomotoria.
Spesso associato a bassa tolleranza alla frustrazione, irascibilità, scarso ascolto dell’altro e modalità di evitamento delle richieste.
Immaturità nell’area comunicativa, linguistica e psicomotoria delle prime fasi dello sviluppo del bambino.
Il linguaggio, il gioco e la motricità non possono essere disgiunte; se c’è un deficit o un ritardo in una di queste aree si riflette su tutte le altre.
Per questo è importantissimo intervenire il prima possibile per sfruttare le doti di plasticità mentale e capacità di apprendimento, così rilevanti in questa fase di crescita.
Si tratta di un ritardo dello sviluppo cognitivo in cui il bambino raggiunge tardivamente o non raggiunge affatto, alcune. Può essere omogeneo, in cui tutte le aree dello sviluppo sono ritardate allo stesso livello, o disomogeneo, in cui si possono riscontrare aspetti più avanzati e altri meno.
Quelle malattie, genetiche o cromosomiche, che presentano quadri complessi a diversi stadi di funzionalità.
Le sindromi infatti, coinvolgono il bambino in molteplici ambiti (cognitivo, organico, psicologico, somatico, linguistico, ecc.) e l’intervento deve prenderne in considerazione la complessità.
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